Non è soltanto una questione di domanda e offerta, ma spesso riflette una mancanza di percezione del valore da parte dei potenziali ospiti. In un'era dove i consumatori hanno accesso a una miriade di opzioni, distinguersi diventa cruciale.
Chi viaggia con il cane tende a prolungare il soggiorno principalmente perché il cambio di ambiente può essere stressante per l'animale. I cani necessitano di tempo per acclimatarsi alle nuove circostanze, familiarizzarsi con i suoni, gli odori e il territorio. Un periodo più lungo permette di stabilire una routine temporanea che aiuta il cane a sentirsi sicuro e a ridurre il suo stress, rendendo l'esperienza di viaggio più piacevole sia per lui che per il suo proprietario.
La gestione delle formule di pensione completa o mezza pensione è sempre più impegnativa per le strutture ricettive, sia in termini di costi che di organizzazione del personale. Specializzarsi come struttura pet friendly può essere una mossa strategica, offrendo due vie: ridurre o rafforzare l'offerta di ristorazione. Eliminare la ristorazione tradizionale può tagliare i costi e semplificare la gestione, puntando su un mercato di nicchia di amanti degli animali. Al contrario, valorizzare il servizio con opzioni gourmet per pet e spazi condivisi per pasti può attrarre clienti disposti a pagare di più per servizi esclusivi, migliorando la redditività. Questo approccio non solo risponde alla domanda crescente per servizi pet friendly ma trasforma le sfide operative in un vantaggio competitivo.
E' una trappola comune che può erodere il margine di profitto e degradare il valore percepito del servizio offerto. Questo approccio a breve termine rischia di avviare una spirale discendente difficile da arrestare.