Tra realtà e finzione, storie quotidiane di hotel che fingono di essere pet friendly per rappresentare quello che è a mio avviso la situazione attuale dell'accoglienza pet friendly di alcuni hotel che si definiscono "pet friendly" ma che di pet friendly oltre alla scritta non hanno nulla.

Un albergatore di nome Carlo che, convinto della sua genialità, decide di diventare un hotel pet friendly senza sapere nulla delle esigenze dei cani e dei loro pet lovers. 

Il desiderio e la necessità dell'hotel di Carlo è una sola: aumentare il numero di prenotazioni ed ha intravisto nelle famiglie con i cani al seguito un'opportunità per farlo, in quanto ci sono molte persone che non vogliono lasciare i propri animali domestici a casa quando viaggiano. 

Inoltre Carlo, non offrendo nessun servizio pet friendly con il suo hotel, stabilisce di accettare solo i cani di taglia perché pensa che i cani piccoli non abbaiano, sporcano meno e danno poco fastidio agli altri ospiti dell'hotel.

Carlo si pone la domanda: "Ma come faccio a far sapere che accetto i cani di piccola taglia?" 

Pensando bene, si rende conto che la cosa da fare è comunicarlo ai suoi ospiti. Tuttavia, l'unica strategia che conosce, è quella di inserire una scritta sul suo sito web che recita più o meno cosi: "Siamo pet friendly",  senza alcuna spiegazione (ma evidenziando bene il prezzo del cane) in una pagina poco visibile del sito, questo perchè vuole farlo sapere ma non più di tanto in quanto teme di perdere i clienti senza cane che leggono che nel suo hotel sono accettati i cani.

Inizialmente l'idea di Carlo sembra funzionare alla perfezione, i primi clienti con i cani iniziano a prenotare e Carlo è felice di aver trovato un'idea geniale per incrementare la clientela avendo semplicemente messo una scritta “siamo pet friendly” nel sito dell’hotel.

Tuttavia, con l'arrivo dei primi ospiti accompagnati dai loro amici a quattro zampe, cominciano ad emergere i problemi.

Ma cosa succede una volta che i clienti e i  cani arrivano in hotel?

I pet lovers, una volta arrivati in hotel, ricevono subito l'impressione che non siano stati accolti da un hotel pet friendly, ma semplicemente tollerati.

Non trovano servizi dedicati ai loro amici a quattro zampe e il personale dell'hotel non è in grado di assistere o rispondere alle richieste più semplici dei pet lovers come ad esempio: dov’è un’area sgambo vicino l’hotel? 

Inoltre, scoprono che il loro cane non può accedere ad altre aree dell'hotel oltre alla camera da letto. Potrei continuare con molti altri esempi, ma mi fermo qui perché ciò che voglio farti capire è  l’errore che Carlo ha commesso.

Carlo si è appena trovato di fronte ad un grande problema, poiché si è reso conto che i pet lovers non sono per niente soddisfatti di ciò che hanno trovato nel suo hotel ed inizia a rendersi conto che forse quella scritta sul sito “siamo pet friendly” gli sta creando più problemi che soddisfazioni.


Perché è accaduto tutto ciò? Perché l'hotel di Carlo si trova in questo brutto pasticcio?

I motivi sono tanti, ma fondamentalmente il più importante è che Carlo non ha un hotel pet friendly non avendo preso minimamente in considerazione le vere esigenze degli ospiti pet lovers con animali domestici:

  • non ha dedicato spazio e servizi specifici per loro, 
  • ha deciso che i cani non possono entrare in quasi tutte le zone dell'albergo come la sala colazione, la sala ristorante o la piscina costringendo i clienti a tenere i propri amici a quattro zampe rinchiusi in camera tutto il tempo, 
  • non ha messo a disposizione un'area esterna recintata dove poter giocare e fare i loro bisogni, 
  • non c'è acqua fresca a loro disposizione, 
  • non esistono menù appositi per i loro pasti, 
  • non ha formato il personale,
  • non ha mantenuto la promessa fatta al cliente.

Praticamente non c’è neanche il servizio minimo indispensabile e nella migliore delle ipotesi il risultato può essere solo pessimo.

Gli ospiti pet lovers si sentiranno insoddisfatti e si pentiranno di aver scelto l’hotel di Carlo e, con moltissima probabilità, lasceranno recensioni negative sui vari portali online e sui social network sconsigliando l’albergo di Carlo quando parleranno con i loro amici.

Questo non solo danneggerà la reputazione dell'hotel di Carlo, ma scoraggerà i potenziali clienti a prenotare presso di esso in futuro, il disastro è compiuto! 

La morale della storia è che non basta accettare i cani e mettere una scritta "pet friendly" sul sito web per definirsi un hotel pet friendly. È importante comprendere le esigenze degli animali e dei loro proprietari, offrire servizi specifici per creare un'esperienza piacevole per tutti. Solo così si può veramente essere un vero hotel pet friendly di successo.